Non è stata impresa facile per Gianfranco Paris, presidente della Sezione di Rieti e della Federazione Italia Centrale dell’ANVRG, organizzare una lunga serie di eventi nella sua città e dintorni per celebrare il 170° della Repubblica Romana e subito dopo raccogliere in un agile e illustrato volume quanto è stato fatto a partire dal dicembre 2018 sino al maggio 2019. Con impegno e dedizione ci è riuscito benissimo: per rendersene conto basta sfogliare questa pubblicazione divulgativa che reca in copertina una bella immagine dell’inaugurazione, nel capoluogo sabino, di un busto bronzeo di Anita, opera dello scultore reatino Luca Rampazzi.
Il contenuto è variegato e piacevole da scorrere. Le cronache delle singole manifestazioni, documentate da servizi fotografici, sono arricchite dagli atti di convegni storico-culturali e da una lectio magistralis che, integralmente pubblicati nel volume, costituiscono utili fonti per studi e approfondimenti.
Il convegno di Rieti sulla Repubblica Romana e sugli eventi dell’area umbro-sabina è stato senza dubbio l’appuntamento culturale maggiormente significativo della rassegna con la presenza di qualificati relatori, a partire da Luciano Tribiani col suo lucido esame della Costituzione romana del 1849, fondata sulla sovranità popolare e definita “la più avanzata e democratica dell’intero Risorgimento” anche sul piano dei provvedimenti economici e sociali indagati da Gino Martellucci. Documentata e analitica risulta la ricostruzione della storia della Prima Legione italiana di Garibaldi a cura di Lino Martini, così come orinale appare il contributo di Gian Biagio Furiozzi sui proclami dei Circoli Popolari umbri nel 1848-49. Questi circoli furono la prima forma di organizzazione politica pubblica fiorita nel clima di libertà di associazione proprio della Repubblica Romana e dei quali Furiozzi mette in risalto la funzione pedagogica per aver contribuito a “diffondere una serie di principi come la libertà, la democrazia, la laicità, la nazionalità”. Altrettanto originale è la riflessione di Stefania Magliani nello studio che mette a confronto due generazioni, quelle di Vincenzo e di Luigi Pianciani, padre e figlio, che si misurano e scontrano dinnanzi alla rivoluzionaria esperienza repubblicana.
Non vanno trascurati gli interventi di Gianfranco Paris su Anita, su Lodovico Petrini e sulla comparazione, resa graficamente efficace, della Costituzione della Repubblica Romana con quella della Repubblica italiana, che prova quanto quest’ultima sia ispirata, nei principi fondamentali, all’esperienza romana di 170 anni addietro.
Questa pubblicazione curata dall’avv. Paris ci insegna che anche con pochi mezzi e si possono fare grandi cose se c’è passione e impegno, se si riesce, come nella fattispecie è avvenuto, a mettere insieme tante associazioni del territorio, quello sabino (se ne contano una decina) che hanno permesso quello che Annita Garibaldi Jallet definisce nella presentazione “il risveglio garibaldino di un territorio”. Un esempio da seguire, una guida per le sezioni del nostro sodalizio garibaldino.
Sergio Goretti